Progetti, programmi e iniziative illustrate al Panathlon Club Udine
Nella serata del 29 ottobre 2021, abbiamo avuto l’onore di poter assistere ad una esibizione esclusiva dei vari sport che si praticano all’Associazione Sportiva Udinese (ASU).
La ginnastica artistica ha “aperto le danze” con diversi atleti di tutte le età che hanno mostrato le loro capacità motorie, lasciando a bocca aperta tutti i presenti. Ammirare ragazzi e ragazze di soli 10 – 11 anni mentre compiono evoluzioni ginniche eccezionali, che a volte sfidano la forza di gravità, è un bellissimo vedere per gli occhi. Successivamente è stato il turno delle ragazze dell’Accademia di ritmica dell’ASU: ginnaste giovanissime che lavorano duramente, anche otto ore al giorno, per raggiungere la perfezione dei gesti, alternando la scuola all’allenamento.
Per concludere la serata abbiamo avuto l’onore di assistere ad una esibizione di scherma fra l’ex schermidore Pesce e suo figlio che, pur solo quattordicenne, ha già alle spalle una carriera di tutto rispetto e si spera possa avere un futuro che lo porti agli apici della scherma nazionale e non solo.
Questi atleti ogni giorno mettono davanti a tutto la loro grandissima passione ed una forza di volontà che è sempre più difficile vedere nei ragazzi di oggi, troppo spesso impegnati a passare le giornate davanti ai videogiochi e alla televisione, attirandosi giuste critiche da parte degli adulti. Questi giovani atleti dell’ASU, al contrario, sono un esempio per le nuove generazioni.
Durante la conferenza che è seguita alle esibizioni, Spela Dragaš, prestigiosa allenatrice di ginnastica ritmica, ex atleta olimpica di questa specialità, si è dichiarata orgogliosa di lavorare in una struttura cosi ben attrezzata e dotata di spazi adeguati alle necessita’ delle sue ginnaste. Sono poi intervenuti il
presidente ASU Alessandro Nutta e il direttore generale Nicola Di Benedetto che hanno raccontato di quanto sia stato duro il periodo del COVID, che ha costretto, per la prima volta, a chiudere i battenti agli atleti, e che ha spezzato, seppur momentaneamente, i sogni di
centinaia di ragazzi. Ragazzi che ogni giorno sperano di poter raggiungere mete sportive per le quali sono disposti a tantissimi sacrifici e rinunce. Questi atleti riescono a trasmettere allo spettatore emozioni molto difficili da descrivere. Sicuramente nel loro percorso sono aiutati dalla realtà in cui sono immersi, dove vengono seguiti giorno dopo giorno nella loro crescita sportiva da persone che dedicano tutta la loro professionalità per creare un ambiente ideale in cui l’atleta possa esprimersi e mettere in risalto le sue potenzialità e i suoi talenti.
L’ASU è un orgoglio per la citta’ e sapere che questa splendida realtà sta a pochi passi da noi ci deve far ben sperare per il futuro.
Entrando in questo piccolo grande mondo chiamato ASU, veniamo immersi in tutti quei valori che solamente lo sport, quello sano, quello lontano da corruzioni, ci può insegnare. Un’eccellenza europea che è resa possibile dallo sforzo enorme di tutti coloro che ogni giorno varcano quella porta con il pensiero fisso di migliorare se stessi e gli altri. Non è un caso che da questa Associazione sia uscita una atleta come Alexandra Agiurgiugulese, che ha raggiunto il sogno più grande, le Olimpiadi. Non è un caso che una allenatrice di livello mondiale come Spela Dragas abbia deciso di allenare le eccellenze nazionali, e non solo, della ginnastica ritmica proprio in questo luogo. In una nazione dove lo sport giovanile sembra decadere, c’è una piccola ma grande luce chiamata ASU.
(Stefano Rizzi)
(Prima foto: esibizione di ginnastica ritmica. Seconda foto: esibizione di ginnastica artistica. Terza foto: Il vicepresidente ASU avvocato Pesce, l’allenatrice di ritmica Dragaš, il presidente Panathlon Pittilino, presidente ASU ingegnere Nutta, direttore generale ASU Di Benedetto, Consulente medico ASU dottor Cian)