
Ad aprire la serata è stata l’assessore allo sport Elena Ceolin, che ha sottolineato quanto questa giornata sia importante perché rende evidente quanto la pratica sportiva sia fondamentale per le future generazioni. Il suo intervento ha ricordato come l’impegno di
dirigenti, tecnici, volontari e genitori non si limiti a formare giovani atleti, ma rappresenti un servizio prezioso per l’intera comunità. Con lei, i saluti del delegato del Coni di Pordenone, Dorino De Crignis, e della presidente del Panathlon, Elisabetta Villa.
La cerimonia è iniziata con la consegna dei premi agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che si sono distinti sia nell’impegno agonistico sia nel rendimento scolastico, dimostrando
in modo esemplare come gli insegnamenti dello sport possano essere preziosi non solo sul campo di gara, ma anche nella vita. Sul palco sono saliti giovani atleti di discipline diverse, uniti dalla capacità di eccellere nello sport e nello studio.
A seguire, la presidente Elisabetta Villa e il direttore tecnico dello Sci Club Panorama, Gianni Giavedon – organizzatori della PNthlon – hanno consegnato a Jacopo Verardo e a sua mamma, in
rappresentanza della Duchenne Parent Project, l’assegno con il ricavato della quarta edizione della PNthlon, un’edizione da record anche sul fronte della solidarietà. È stato Jacopo, con le sue parole, a ricordare quanto il sostegno dell’associazione sia fondamentale per la vita e il futuro dei tanti ragazzi che, come lui, convivono con questa diagnosi.
La cerimonia è poi proseguita con la consegna dei Premi Panathlon:
- “Una vita per lo sport”: Paolo Perin, per l’attiva promozione dei valori panathletici, l’attenzione costante all’inclusività e l’impegno per l’espansione dei club nel mondo.
- “Donna e Sport”: Dalila Moretti, per l’impegno professionale ed empatico dedicato all’attività motoria adattata con pazienti affetti da Morbo di Parkinson, con giovani con DCA ricoverati e con persone con disabilità motorie.
- “Team of the Year”: Nuovo Pordenone 2024 FC, per l’impegno, la passione e la determinazione nel custodire e rinnovare la storia calcistica della città.
- “The Best Paralympic Athlete”: Stefano Meroni, per il brillante risultato ottenuto ai Campionati del Mondo di ciclismo su pista.
- “The Best”: Chantal Pegolo, per gli eccellenti risultati ottenuti nella stagione agonistica, culminati con l’oro e l’argento ai Mondiali Juniores di ciclismo su pista e su strada.
- “Fair Play”: Marco Muzzin, che ha dimostrato che il valore di una persona non si misura dal traguardo raggiunto, ma dal cuore che sa scegliere l’amicizia prima della competizione.
Questa serata non è stata solo una consegna di riconoscimenti, ma un viaggio dentro ai grandi valori dello sport: la passione di chi ogni giorno sceglie di impegnarsi, di superarsi e di tendere la mano agli altri. Nel calore degli applausi e nelle emozioni dei premiati la forza dello sport come scuola di vita, capace di unire, ispirare e lasciare tracce profonde nella comunità. E ieri, all’ex Convento di San Francesco, queste tracce erano luminose come non mai.