Panathlon Club Trieste: CONVIVIALE N.718
“NEL RICORDO DI UGO CARA’”
Martedì 12 settembre i Soci del Panathlon Club di Trieste si sono ritrovati dopo la pausa estiva per tenere la Conviviale n.718 del Club.
Su iniziativa del Presidente Franco Stener, muggesano doc, la serata si è svolta straordinariamente a Muggia presso la bellissima location del ristorane la Bussola, a due passi dal porto e su una terrazza affacciata direttamente sul mare.
Prima della cena però i Soci hanno fatto visita al Museo d’Arte Moderna “UGO CARA’’”.
Ugo Carrà famosissimo scultore, grafico, designer e architetto di interni, a cui, nel 2006, è stato intitolato il Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia e che rappresenta l’unico corpus di opere dell’artista.
Ugo Carà (già Carabaich), in arte Carà, nacque a Muggia nel 1908, secondogenito di Nicolò Carabaich da Veglia, medico alla Cassa Ammalati di Muggia, deceduto nel 1918 e di Elena Ladas da Corfù.
Diplomatosi nel 1926 al Liceo Scientifico “G.Oberdan” di Trieste, seguì la predisposizione per l’Arte, in particolare la scultura, fino a divenire un punto di riferimento nel campo specifico per la Trieste della seconda , metà del secolo XX.
Socio del Panathlon Club di Trieste dal 1961 al 2003 ha lasciato numerose e rappresentative testimonianze artistiche, che valorizzano lo sport e il Panathlon Club Trieste nel particolare.
Ugo Carà è trapassato a Trieste nel 2004.
I Soci del Club sono stati accompagnati nella interessantissima visita da Massimo Premuda, Curatore presso il Museo, Vice Presidente Curatore presso il Museo Revoltella di Trieste e Presidente presso la Casa Dell’Arte di Trieste.
Premuda, profondo conoscitore delle opere di Carà, ha reso la visita molto vivace e ricca di particolari e aneddoti.
Alla fine dell’esposizione su Carà ha voluto anche fare uno splendido regalo ai presenti, consentendo loro di visitare in anteprima la mostra “La città di Zeno”, promossa nel Museo Carà di Muggia in occasione dei cent’anni del capolavoro di Italo Svevo La coscienza di Zeno”. Un viaggio attraverso una quarantina di opere della collezione acquistata di recente dalla Fondazione CrTrieste.
Andrea Ceccotti
Comunicazione Area12 FVG