30 giornalisti guidati da massimo rosa stanno conquistando sempre più LETTORI
“Panathlon Planet”, l’house organ del Distretto Italia pubblicato sul web, nel giro di un anno è diventata una delle poche eredità positive lasciateci dal 2020 per molti altri versi da dimenticare in fretta. Nato circa un anno fa come sito di comunicazione interno del Panathlon, con l’occhio aperto però anche alle cose del mondo esterno, è cresciuto con progressione costante fino a raggiungere e superare i 70mila lettori proprio durante le feste natalizie. E lo sparuto drappello di “cronisti” selezionati e coordinati dal Direttore Massimo Rosa, responsabile della comunicazione del Distretto Italia, è diventato (ma la compagine è ancora in espansione) una vera redazione che supera le 30 unità. Da bollettino interno via web, sta diventando un vero e proprio organo on-line di informazione e cultura dello sport. Completata la prima fase di rodaggio, è arrivato il momento di progettare e sviluppare una fase evolutiva di Panathlon Planet per fare il salto di qualità. In sostanza, ragionare su “cosa vogliamo fare da grandi” e quale direzione prendere per farlo.
Di questo si è ragionato nella riunione di redazione in videoconferenza che il Direttore Rosa ha convocato lo scorso 30 dicembre. Una prima occasione per conoscersi “de visu” (anche se in modalità virtuale) e non solo per firma; ma anche per scambiarsi impressioni su cosa è stato fatto finora e mettere idee a confronto su come puntare al salto di qualità. Una riunione alla quale, oltre al Direttore e a una ventina abbondante di redattori collegati da tutta Italia, ha partecipato il Presidente del Distretto Italia Giorgio Costa. Il quale, dopo aver manifestato il suo apprezzamento per Panathlon Planet e i numeri che ha già raggiunto, ha manifestato la sua intenzione di aiutare, per quanto possibile, il suo sviluppo futuro.
E parlando di crescita, il botto di fine anno (si era al 30 dicembre, del resto…) è stato sparato subito: la radio. Dentro o al fianco del web. L’idea è stata annunciata da Massimo Rosa, ma si sta già lavorando attorno ad essa. Una web radio collocata direttamente all’interno di Panathlon Planet, per dare una dimensione multimediale direttamente all’house organ. Oppure (e su questa opzione, come lui stesso ha detto, sta esplorando Filippo Grassia) avviare una partnership con un’emittente esterna per avere all’interno del palinsesto una parte di programmazione riservata al Panathlon. Un’idea in incubazione che si sta comunque approfondendo e che già nella riunione ha generato un certo dibattito nella redazione.
Un secondo argomento di confronto è stato quello inerente i contenuti degli articoli da pubblicare e la loro forma di narrazione. La dritta più chiara, in questo senso, l’ha data ancora Filippo Grassia che del resto è un capitano di lungo corso nel giornalismo sportivo italiano contemporaneo: non servizi di cronaca degli avvenimenti sportivi, che sarebbero solo la replica dei tanti più immediati e circostanziati degli inviati presenti sul posto, ma piuttosto articoli con taglio di approfondimento o colore intorno all’avvenimento. Cercando spunti che abbiano punti di contatto con gli ideali o con le attività del Panathlon.
Ma uno strumento di comunicazione che voglia assumere la forma di giornale on-line ha bisogno, oltre che di contenuti, anche e soprattutto di un dialogo costante e propositivo al suo interno, fra redattori e coordinatori, per poter identificare gli argomenti di interesse, scegliere il modello narrativo dei testi e pianificare la scaletta della loro pubblicazione. E per questo motivo è stata manifestata da più parti l’esigenza di riunioni di redazione, plenarie o di singoli settori, con una certa frequenza e usando le sale virtuali offerte dal web come luogo d’incontro.
Intanto, si è partiti. Il resto lo scopriremo solo vivendo…
Matteo Contessa