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La vecchia porta dello stadio Moretti di Udine torna a vivere

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L’attaccante stoppa la palla, entra in area, si prepara a calciare, tira… Goool! Ma a volte anche palo o traversa.

Immagini viste migliaia di volte negli stadi di calcio sparsi ovunque, campi di oggi e campi di ieri, come il vecchio Stadio Moretti di Udine. Il vecchio stadio che ha fatto gioire e sognare generazioni di friulani del ’900 quando vi giocava l’Udinese Calcio, uno stadio che è stato teatro di grandi sfide e che ha regalato emozioni infinite a tutti i tifosi, come lo straordinario secondo posto in classifica nella stagione 1954-55.

Oggi quello stadio non c’è più, demolito per concedere il suo spazio ad un parco cittadino e sostituito dal nuovissimo Stadio Friuli, ma il suo ricordo resta indelebile così come l’affetto di infiniti tifosi.

Ora, però, il 30 marzo il vecchio Moretti ha ripreso vita grazie all’Associazione “Curva Nord Udinese”, all’AUC, alla FIGC, al Comune di Udine ed al Panathlon Club di Udine nelle persone di Andrea Purinan e Paolo Pizzocaro che hanno incoraggiato e sostenuto l’iniziativa.

 Di cosa si tratta? Il prato del giardino pubblico è tornato in parte ad essere calcistico con la posa di una vecchia porta di calcio così come lo era un tempo. Non si tratta di una semplice operazione nostalgica, ma di tramandare il ricordo fondamentale di ciò che rappresentava quel rettangolo verde per la vita di un’intera città.  

E chissà che nei prossimi giorni proprio in quel parco, e lì vicino a quella porta, non si possano divertire i ragazzini emulando le gesta di grandi campioni del passato che in quello stadio si sono mostrati, dribblando l’avversario come faceva “Raggio di Luna” Selmosson o difendendo quell’area che un tempo fu di Dino Zoff

 

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