Martedì 10 ottobre presso l’NH Hotel di Corso Cavour si è svolta la Conviviale n.719 del Panathlon Club di Trieste.
E’ stato invitato quale Relatore il dottor.Marco Stener, Presidente della Fondazione “Osiride Brovedani” e fratello del nostro Presidente Franco Stener.
Una serata dedicata al sociale nel nostro club di sportivi ma che nel suo svolgimento ha svelato anche degli inattesi risvolti di carattere prettamente sportivo.L’invito è stato fatto dal nostro Presidente che ha voluto così dare risalto al 50° anniversario della nascita della Fondazione, avvenuto nel 1973.
Marco Stener ha iniziato il suo intervento parlando proprio del fondatore Osiride Brovedani, nato a Trieste l’11 febbraio 1893 da una modesta famiglia. Mentre frequentava la seconda classe del Liceo Scientifico Guglielmo Oberdan di Trieste, Brovedani fu costretto ad interrompere gli studi per aiutare il padre che non riusciva più a sostenere la famiglia. Ebbe un primo impiego presso il quotidiano della città “Il Piccolo” e poi passò al giornale “Il Lavoratore”, prima correttore di bozze e poi come critico d’arte. Nel frattempo, non smise mai di studiare per conto proprio, spinto da una grande curiosità di conoscere e di sapere.
Ebbe, e qui inizia il “lato sportivo”, un grande amore per la montagna. Iniziò andando in giro con una bicicletta che si era costruito da solo e poi con una motocicletta con la quale cominciò a conoscere le Alpi. Divenne un abilissimo scalatore e fu grande amico di Emilio Comici, grande e conosciuto scalatore di quei tempi.
Nel 1930 Osiride Brovedani ottenne dal dr.Sauer la concessione per la commercializzazione della Pasta Fissan e successivamente anche quella per la produzione. Il nome Fissan è una sintesi latina da un imperativo categorico “Fissuram Sanare”: sanare le screpolature. Da allora venne soprannominato “El signor Fissan”. Iniziò in uno scantinato nella zona di San Giacomo e diede vita alla ditta “Osiride Brovedani”. Non si limitò ad essere titolare della sua ditta: divenne chimico, tecnico, propagandista medico, pubblicitario, venditore e distributore. La Pasta di Fissan veniva inserita in tubetti di alluminio e confezionati in astucci muniti dell’immancabile “bugiardino” (ndr.foglietto delle istruzioni). Tale confezionamento era affidato alle famiglie del rione di San Giacomo e la merce veniva consegnata e poi ritirata da Brovedani stesso in bicicletta!
La Seconda guerra mondiale interruppe l’attività della Fissan e Osiride Brovedani visse una dolorosa odissea personale. Nel luglio del 1944 venne arrestato e rinchiuso nelle carceri del Coroneo di Trieste senza conoscerne la motivazione. Apprese poi che era stato accusato di aver ascoltato Radio Londra. Pochi giorni dopo fu deportato in Germania dove lo attendevano i tristemente noti campi di concentramento di Auschwitz, Belsen e Buchenwald. Riuscito a superare questa grande prova, dopo la guerra riprese l’attività dell’azienda triestina della Fissan con entusiasmo, competenza e rinnovata energia. Lo scadere della concessione coincise con i 72 anni di Brovedani. La casa madre aveva all’epoca deliberato la costruzione di un nuovo stabilimento nella Zona Industriale di Trieste e gli propose l’incarico di amministratore, che accettò.
Fernanda Bukovnick, sua moglie, contribuì al suo successo lavorando sempre accanto a lui. Dopo la morte di Osiride, la signora Fernanda affidò a Raffaele De Riù, di cui entrambi avevano apprezzato le qualità, il compito di amministrare la Fissan. Quando scomparve anche lei, De Riù il 31 dicembre 1972 ricevette per volontà testamentarie, l’incarico di creare una Fondazione a favore di bambini orfani e di essere Presidente a vita.
La Fondazione Brovedani fu costituita il 3 maggio 1973. Per realizzare la sede operativa era necessario trovare il terreno adatto e alla fine si optò per Gradisca d’Isonzo. Si realizzò così il desiderio di Brovedani di dare un’istruzione ai ragazzi che provenivano da famiglie disagiate: venne eretto un Convitto in cui si offriva gratuitamente accoglienza a ragazzi orfani anche di un solo genitore, in età compresa fra i 6 ed i 21 anni, provvedendo alle loro esigenze per l’intero ciclo della formazione scolastica in scuole pubbliche, fino agli studi superiori, secondo una concezione assistenziale libera da schemi tradizionali.
Nel 2003 uscirono, una volta diplomati, gli ultimi ragazzi dal Convitto che si trasformò in Casa Albergo e offrì ospitalità a persone sole, di cittadinanza italiana, di età superiore ai 66 anni, autosufficienti con un reddito che non garantiva una completa situazione di benessere.Per accedere a uno dei 98 posti letto di cui è provvista la struttura, regolarmente autorizzata con decreto della Regione Friuli-Venezia Giulia, è prevista la verifica dell’idoneità dello stato psicofisico da parte di una commissione composta da un medico e da uno psicologo.
Marco Stener ha infine parlato del Museo Casa di Osiride Brovedani inaugurata l’11 febbraio 2013 in via Alberti 6, dove Brovedani visse e dove rivivono ora i ricordi di una vita incredibile, fatta di geniali intuizioni, di momenti difficili da dimenticare e di una grande generosità. Proponendo anche a tutti i presenti una visita alla struttura.
La serata si è chiusa dando risalto ancora all’aspetto sportivo. Nel 1981 su proposta della Friulia, la finanziaria regionale, la Fissan acquistò la Ledysan, azienda produttrice di pannolini per bambini che si trovava in stato fallimentare. Tale acquisizione comportò un miglioramento tecnico e una sempre maggiore attenzione all’immagine aziendale e alle sponsorizzazioni.Nel 1983 la Fissan sponsorizzò così la squadra della Triestina Calcio, che disputò un ottimo campionato di serie B e di cui Raffaele De Riù fu Presidente per ben 10 anni. Successivamente la Ledysan contribuì ai successi sportivi della squadra di basket femminile della Società Ginnastica Triestina.
ANDREA CECCOTTI
COMUNICAZIONE AREA12 FVG