Il 5 marzo ci ha lasciati alla soglia degli 87 anni, che avrebbe compiuto l’8 marzo, Bruno Pizzul. Non era un telecronista ma era “IL” telecronista, per decenni voce narrante televisiva del calcio e di grandi avvenimenti sportivi in genere, una voce che tutti gli italiani sapevano riconoscere e che hanno amato.
Garbato, gentile, colto, un giornalista come se ne sono visti pochi, orgoglioso del suo essere friulano non perdeva occasione per tornare nella sua terra.
Oggi in TV tutti alzano la voce e tutti si battono per dimostrare la propria ragione, Bruno non era così, lui riusciva a fare un passo indietro e con cortesia e competenza riusciva nel suo compito di spiegare lo sport allo spettatore, e per questo suo modo è sempre stato ammirato e stimato.
Quando ha concluso la sua carriera professionale lo sport in TV non è stato più lo stesso, ed oggi il mondo sportivo italiano ha perso uno dei suoi più grandi cantori.
Il club Udine lo ricorda con affetto quando è stato ospite il 22 marzo 2018, e quando nel 2002 gli venne consegnato il Premio Celiberti come personaggio legato al mondo dello sport che abbia onorato l’identità friulana nel mondo.
Semplicemente Mandi e Grazie