MATTEO & JACOPO: BOTTA E RISPOSTA CON I 10 RELATORI. SI E’ PARLATO DI PANDEMIA E SCUOLA.
A seguito di quanto introdotto ieri in merito alla Tavola Rotonda del 15 aprile, vogliamo oggi entrare nel vivo degli argomenti trattati.
I relatori intervenuti sono stati ben 10 e hanno intrattenuto la platea per oltre 100 minuti che sono tuttavia passati velocemente e piacevolmente, per gli interessantissimi argomenti trattati e la sintesi dei partecipanti.
Sono intervenuti: Giorgio Brandolin (Presidente Coni Fvg), Mag.Arno Arthofer (Direttore Sport Land Karnten), Prof.Roberto Belcari (Coordinatore Regionale di EMFS), Emiliano Brigante (Studente Liceo Scientifico a indirizzo sportivo Monfalcone), Prof.sa Tiziani Candoni (Direttore Generale del Liceo sportivo Bachmann Tarvisio), HR Mag.Roswitha Errath (Austria, Preside del Ginnasio di Villach), Prof.Dalen Geromella (Insegnante Educazione fisica Scuola elementare e media italiana ”Martinuzzi” Pola), Prof.Vincenzo Morgante (Insegnante di educazione fisica e Tecnico FIT-FISDIR), Prof.Marco Pizzo (Insegnante educazione fisica e allenatore Fidal), Prof.Roberto Ponis (Insegnante educazione fisica scuola elementare e media italiana “Vergerio”, Capodistria).
In sintesi riportiamo gli argomenti e le iniziative principali che i relatori hanno illustrato nelle domande/risposte della Tavola Rotonda, dedicata all’attività fisica e sportiva nelle scuole di Italia, Austria, Slovenia e Croazia, durante la pandemia.
GIORGIO BRANDOLIN
Il Presidente del Coni FVG riferendosi ai due Progetti del Coni regionale in essere già da otto anni con la scuola (Movimento 3S e Sport in classe) ha riferito come nonostante la pandemia il rapporto con la scuola non sia stato interrotto. Nell’anno 2019/2020 si è perso quasi metà dell’anno scolastico in presenza. Nel 2020/21 la situazione è stata ancora peggiore e le difficoltà non sono mancate. Gli insegnanti in scienze motorie laureati a Gemona, hanno continuato la loro attività in supporto alle scuole primarie. Nel rispetto dei protocolli e quando consentito dal “colore” della nostra regione hanno continuato la loro attività all’interno delle scuole. Quando e dove non è stato possibile, il loro rapporto è stato sviluppato a distanza con l’ausilio di video e dei kit messi a disposizione dal Coni. Brandolin ha anche illustrato nello specifico come otto anni fa siano nati i due progetti tutt’ora in essere e si è anche voluto soffermare sull’attuale gestione dello sport a livello nazionale, con l’avvento di Sport e Salute. Ma questo argomento, considerata la sua complessità e il suo interesse, lo andremo a sviluppare nei prossimo giorni con un articolo dedicato.
Il Presidente ha voluto chiudere il suo intervento rimarcando come il rapporto tra il mondo della scuola e quello dello sport, nella nostra Regione sia veramente ottimo.
MAG.ARNO ARTHOFER
In Carinzia la pandemia ha fatto subito emergere il problema della mancanza di movimento da parte dei bambini. Con il Provveditorato agli Studi si sono studiate diverse iniziative per motivarli a fare attività fisica.
La principale iniziativa messa in campo per incentivare il movimento è stata la “Maratona entro Pasqua”. I ragazzi dovevano correre i 42 Km della maratona entro tre settimane, decidendo loro quando e quanto correre al giorno. Sono state coinvolte 500 classi e 7000 ragazzi che nel periodo dedicato hanno fatto sette volte il giro del mondo per un totale di 300.000 chilometri. Inoltre per facilitare l’attività sportiva delle scuole sono stati messi a disposizione degli studenti i mezzi di trasporto per raggiungere gli impianti sportivi, organizzati corsi di nuoto e di sci con spostamenti gratuiti e noleggi di materiali agevolati.
PROF.SA TIZIANA CANDONI
Grazie alla flessibilità di gestione da sempre presente nel Liceo Sportivo Bachmann, non ci siamo fatti trovare impreparati e la nostra genetica flessibilità è utile nella gestione della pandemia. Purtroppo o per fortuna il Covid 19 ci ha fatto addirittura migliorare. Prima la didattica a distanza era dedicata solo agli atleti di interesse nazionale maggiormente impegnati in allenamenti e gare. Con la pandemia tutti gli insegnanti hanno imparato a fare la DAD. La nostra fortuna è stata quella di avere la maggior parte degli studenti che vivono in convitto. La didattica la facevano a distanza ma poi potevano sviluppare la socialità e i rapporti sui campi di gara negli allenamenti e nelle gare. Tra l’altro gli impianti erano tutti e solo a nostra disposizione e anche grazie alla tanta neve caduta, dal punto di vista sportivo è stata una stagione eccezionale. Non sono mancate le difficoltà psicologiche per gli studenti che non fanno parte del convitto. Abbiamo potuto in ogni caso sviluppare molto le nostre competenze e sicuramente siamo stati molto fortunati rispetto a tutti gli altri.
PROF.ROBERTO PONIS
Gli studenti avevano a disposizione un’Aula virtuale sul sito internet dell’Istituto scolastico. Si tratta di un sistema presente nelle scuole in Slovenia a livello nazionale e utilizzato per la didattica a distanza in tutte le materie. Le lezioni si svolgevano quindi sulla piattaforma zoom ed erano pianificate con tutti gli altri insegnanti. I ragazzi mandavano agli insegnanti i video e le foto degli esercizi svolti e anche dello studio della teoria. Dal Ministero dell’Istruzione sono arrivate delle istruzioni che invitavano i docenti a dare la massima fiducia agli studenti sullo svolgimento dei compiti assegnati. Loro indicavano sull’aula virtuale gli orari delle lezioni e dopo un inizio non semplice, il sistema ha funzionato molto bene. Bravissimi sono stati soprattutto gli studenti più piccoli e al rientro a scuola si è potuto verificare che erano in forma fisica molto buona e avevano svolto con cura e profitto i compiti loro assegnati.
HR.MAG.ROSWITHA ERRATH
A Villaco e nelle zone limitrofe non sono mancate le difficoltà un volta sopraggiunta la pandemia. Nessuno sapeva come iniziare a gestire la situazione e abbiamo subito cercato delle alternative per svolgere le attività. Abbiamo iniziato a trattare la teoria e le regole degli sport e a fare l’attività fisica senza cambiarsi negli spogliatoi. Erano vietati i contatti e c’era l’obbligo della distanza di 2 metri. Poi vista la stagione clemente abbiamo potuto fare attività all’aperto nelle nostre montagne. Nell’ideale ambiente montano abbiamo svolto pattinaggio su ghiaccio, sci di fondo, corse nei boschi e passeggiate con le ciaspole sulla neve. Il problema più grosso è stato quello di gestire la paura dei genitori. I ragazzi non vedevano l’ora di stare e giocare assieme a conferma che lo sport è una soluzione per entrare in contatto con gli altri.
PROF. MARCO PIZZO
In Italia abbiamo avuto delle regole molto restrittive per la pratica dell’attività sportiva nella scuola. Il principale problema iniziale è stato quello di farsi capire dai ragazzi. Mi è venuta l’idea di proporre come esempio “la ginnastica da trincea” che i soldati erano costretti a praticare nel ‘900 durante la Grande Guerra. Non più proponibile ai giorni nostri ma è stata una bellissima esperienza interdisciplinare anche con l’insegnante di storia. E’ stata cambiata la didattica, cercando di dare sicurezza e certezze ai ragazzi rendendoli complici nelle decisioni. Sono stati applicati dei segnali sul pavimento delle palestre per garantire il distanziamento e applicato il “movimento a fontana” con altri segnali a terra e gli studenti partivano in quattro su delle posizioni di attesa distanti due metri. Per gli sport di squadra sono stati “sporcati” i palloni numerandoli in modo che ognuno avesse il suo personale e grazie anche all’utilizzo di due palestre sono stati evitati gli assembramenti. Si è così riusciti a “saltare” il virus. Il primo compito quali insegnanti è stato quello di infondere sicurezza negli allievi.
EMILIANO BRIGANTE
Lo studente di Monfalcone ha dichiarato: “In zona arancione la mia scuola ha gestito molto bene la pandemia. La pratica sportiva veniva svolta in sicurezza indossando sempre la mascherina, rispettando il distanziamento e igienizzando gli attrezzi. Nelle vicinanze avevamo a disposizione due impianti sportivi, il campo Cosulich e il palazzetto dello sport. In zona rossa abbiamo optato per l’aspetto pratico con delle video lezioni sui regolamenti delle varie discipline. Sono stati trattati metodi di allenamento e noi studenti ci siamo trasformati in veri e propri personal-trainer. Una bellissima iniziativa della mia scuola è stata quella dei 2020 Km assieme per motivare all’attività sportiva studenti, insegnanti e anche il personale non docente. Tutti hanno scaricato un’applicazione dedicata (pedometro) ed è stata un’iniziativa veramente originale e divertente”.
PROF. DALEN GEROMELLA
Per la didattica a distanza è stata utilizzata la piattaforma Google Class Room. Sono stati assegnati esercizi facili da eseguire con un circuito di 10 esercizi e a seguire quelli di stretching. La media difficoltà ha permesso ai ragazzi di eseguirli con facilità in quanto li avevano già praticati a scuola e tutti si sono impegnati al massimo. Per dare il maggiore risalto all’iniziativa, ogni giorno alle 12 la TV Regionale dell’Istria mandava in onda dei filmati con 30 esercizi da eseguire.
PROF.VINCENZO MORGANTE
La mancanza degli insegnanti specializzati in attività motoria ha creato un grande disagio nella scuola primaria. Con i progetti messi in campo dal Coni, gli insegnanti curriculari avevano trovato un supporto, una sicurezza e un punto di riferimento preciso. I docenti laureati a Gemona si sono in ogni caso dimostrati molto disponibili e molto professionali e hanno continuato nelle loro attività, fornendo i video con gli esercizi da fare a casa. Sono stati utilizzati i kit del Coni con il lavoro a stazioni. Questo ha solo in parte sopperito alle difficoltà delle maestre con poca esperienza e che non hanno avuto un trasferimento di sicurezza e valore da parte dei laureati in scienze motorie. Sono state messe in campo delle attività con racchette da tennis e palline numerate ed è stata fatta un’attività propedeutica all’Orienteering che ha colto un grande interesse, anche se trasformato in una sorte di “caccia al tesoro”. I bambini si sono adeguati più di tutti, dimostrando una fantastica capacità di adattamento.
PROF.ROBERTO BELCARI
I campionati studenteschi sono stati annullati per due anni di fila e questo ha causato un grave danno per gli studenti e per i loro insegnanti in quanto è venuto a mancare un importante momento di crescita e confronto. Come ufficio scolastico regionale oltre che tante attività di teoria, sono stati organizzati comunque sui campi una 4×600 a squadre e una corsa campestre individuale. Sono state riportate classifiche provinciali e regionali. Un’iniziativa inusuale ma che ha avuto un grande seguito da parte degli studenti è stata l’organizzazione di un Torneo di scacchi. In questo modo se non altro si è fatta un’attività di ginnastica della mente. La mancanza di attività ha creato grande sconforto da parte del corpo docente e danni notevoli negli alunni. I danni più gravi della mancanza di movimento hanno creato accessi d’ira e hanno modificato la loro emotività. Gli studi dicono che in queste condizioni vengono modificati i neurotrasmettitori nel cervello con enorme impatto sulla regolarità dell’emotività. C’è quindi assolutamente bisogno di riprendere quanto prima l’attività motoria.
La prima Tavola Rotonda si è quindi conclusa in tempo utile, la discussione è sempre stata viva e si è potuto condividere esperienze diverse fatte in paesi diversi, nel corso di una serata bella e in armonia.
L’ultimo intervento è stato la dedica della serata, da parte di Matteo Contessa, a Mariano Malfitana, baluardo e gigante dello sci di fondo regionale e apprezzatissimo insegnante al Liceo Bachmann. Dedica condivisa da tutti nel ricordo del grande amico che ci ha lasciato.
Ricordiamo che la registrazione della Tavola Rotonda dedicata alla scuola è sempre disponibile sulla pagina Facebook , alla pagina del Panathlon International Area 12.
L’appuntamento per la prossima Tavola Rotonda dedicata all’Associazionismo Sportivo in tempi di pandemia, è per il 22 aprile alle ore 18:00 sempre sulla stessa rete.