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Panathlon Club Udine: FIORETTO: UNA TRADIZIONE DELLA FAMIGLIA PESCE

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 Filippo, Antonio e Leonardo, tre formidabili fiorettisti sotto lo stesso tetto.

“La passione per lo sport è un filo conduttore che ti accompagna per tutta la vita”. Queste sono state le parole introduttive del Presidente dell’ASU Alessandro Nutta durante la presentazione alla serata Panathlon del club Udine il 30 maggio. Ed è proprio questo filo che accompagna tutta la vita della famiglia Pesce e che in molti si sono incontrati a celebrare.

Descrivere i trionfi di papà Filippo significa dilungarsi in un elenco interminabile, basti ricordare che all’età di vent’anni era tra i primi venti schermidori al mondo, salendo negli anni della gioventù su tutti i gradini del podio in competizioni nazionali ed internazionali collezionando una serie di medaglie e titoli che forse nemmeno lui sa quante.

Poi la decisione di abbandonare la pedana per dedicarsi ad altri obiettivi nella vita, ma come si sa… quando il fuoco della passione arde prima o poi da qualche parte esplode. E quella carica esplosiva lo ha riportato di nuovo in pedana dopo due decenni per conquistare un altro titolo, quello di Campione Italiano Master, titolo che gli vale il pass per il campionato mondiale in Florida (USA) il prossimo autunno.

Sulla scia del padre anche i figli Antonio e Leonardo cominciano ad infilare al collo le proprie medaglie, segnali evidenti che la tradizione si tramanda di padre in figlio ed Antonio, il più grande tra i due, compete a livello continentale mentre Leonardo raccogli i primi risultati a livello nazionale.

“Ricordo con piacere – racconta Filippo – di quando mio padre mi accompagnava in giro per l’Europa a gareggiare, ora sono io che accompagno mio figlio. È un’esperienza favolosa, da condividere insieme e che lega per sempre”.

Il maestro Roberto Piraino (decano fra i maestri regionali e già Campione del Mondo dei Maestri di Spada) ricordando gli esordi dei figli sorride citando una frase scherzosa detta dal padre: “Le botte che ho preso da te vorrei che le prendessero anche loro”. Ovviamente in senso sportivo ed in riferimento all’educazione che la disciplina insegna, un’educazione volta al rispetto dell’avversario, affrontando le sfide uno contro l’altro contando solamente sulle proprie capacità, sfide che aiutano a crescere e che insegnano ad affrontarne altre ben più grandi nel gioco della vita.

Paolo Menis, Presidente Regionale Federazione Italiana Scherma, nella sua esposizione non è solo felice per i Pesce, ma lo è per l’intero movimento che rappresenta e che segna una notevole crescita di adesioni. Il Covid, ci spiega Menis, ha segnato profondamente i ragazzi e sono le stesse istituzioni scolastiche e gli insegnati a chiedere di portare l’attività della scherma all’interno delle scuole. La scherma, oltre a rappresentare bellezza ed eleganza, insegna disciplina e autocontrollo, condizioni necessarie per una buona crescita individuale.

A fine serata la Presidente del Club Margherita Alciati, anche lei con un passato da fiorettista, ha premiato il panathleta Filippo, Antonio e Leonardo, congedandosi da loro con la certezza di rivederli sicuramente per festeggiare nuovi trionfi.

Luca Zoratti

Foto 2: Leonardo, Antonio e Filippo – foto 3: Il Maestro Roberto Piraino  – Foto 4:  Alessandro Nutta, Presidente ASU – Foto 5: Paolo Menis, Presidente Regionale FIS

 

 

 

 

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