La conviviale di giugno del Panathlon Club Pordenone è stata dedicata al Powerchair Hockey con l’allenatore e gli atleti dei Friul Falcons.
Il Powerchair hockey è una specialità paralimpica in cui atleti con diversi gradi di abilità si affrontano in sfide davvero molto accese ed estremamente dinamiche, ricche di colpi di scena e suspence ma sempre all’insegna del fairplay, con un immancabile e gioioso terzo tempo in cui tutti gli atleti passano un momento conviviale organizzato dalla squadra ospitante assieme.
I giocatori hanno un punteggio legato alla forza fisica che va da 0,5 a 5, e ogni squadra può avere un massimo di 12 punti in campo contemporaneamente. I ruoli in campo, oltre al portiere, sono mazza, per gli atleti che riescono ad usare il bastone per controllare e muovere la palla, e stick, per gli atleti che invece hanno una paletta fissa ancorata alla carrozzina e che possono proteggere il portatore di palla o fare blocchi. Diverso anche il peso del gol, che vale 1 punto se segnato da una mazza e 2 da uno stick.
La partita si compone di quattro tempi da 10 minuti l’uno, con eventuale quinto tempo e golden gol nelle partite che non prevedono il pareggio.
I Friul Falcon sono una splendida realtà, nata dieci anni fa, che quest’anno ha sfiorato il sogno della serie A in un’intensissima partita di playoff a Lignano Sabbiadoro contro i fortissimi ed esperti atleti siciliani della ASD Leoni Sicani, finita solo al quinto tempo con il golden gol. La squadra friulana ha poi centrato il terzo posto con una bella vittoria sui Blue Devils Genova.
A raccontarci questo sport meraviglioso, su suggerimento del socio Roberto Malattia per cui lo scoprire la realtà del Powerchair è stato amore al primo sguardo travolto dall’entusiasmo degli atleti e delle loro famiglie, a rappresentare la squadra c’erano l’allenatore, mr. Giacomini, Jacopo Verardo, il veterano della squadra, Michele d’Apice, un giovanissimo 57enne, mazza da 5 punti, travolto dalla passione 7 anni fa, e il fortissimo Christian Volpato, rinforzo di questo anno proveniente dalla seria A1, che assieme a Claudio Comino (campione del mondo nel 2018 con la nostra nazionale) fa già sognare i tifosi per la prossima stagione. Sono stati capaci di raccontarci come gli atleti vivano l’atmosfera della competizione con grinta, gioia e determinazione. E’ uno sport capace di cambiare davvero la vita a tanti ragazzi, perchè “quando si gioca ci si sente liberi, ed è uno sfogo totale non solo per il gioco e la competizione, ma anche per il bellissimo clima di amicizia, di gioia e di sano divertimento.
Nell’attesa che diventi sport paralimpico i familiari dei giocatori li affiancano con entusiasmo, e mossi dalla passione affrontano le complesse sfide che questo sport richiede, dalla necessità di avere furgoni con la pedana all’acquisto della carrozzine, veri gioielli capaci di raggiungere i 12 km all’ora (15 kmh in serie A) con manovrabilità e robustezza davvero straordinarie, che però costano ben 15.000€. Fortunatamente ci sono persone che aiutano come possono questa splendida realtà, e dove non arriva il cuore dei sostenitori si compensa con l’autofinanziamento. Ed è con questo grande cuore che i Friul Falcons hanno portato a casa quest’anno i titoli di miglior tifoseria, miglior mazza, migliore stick e miglior under 18 del loro campionato. Da Feletto Umberto, dove in due diverse strutture possono allenarsi e giocare i matche di campionato, ora lanciano la loro sfida per l’anno prossimo.
Hanno dalla loro anche il Governatore del Distretto del Panathlon, Andrea Ceccotti, che nel corso della serata ha evidenziato come non solo sport e sport d’inclusione siano assolutamente sullo stesso piano, ma che dallo sport paralimpico c’è davvero tanto da imparare per tutti.
Un momento importante della serata è stato l’annuncio da parte della Presidente Elisabetta Villa assieme al Governatore Andrea Ceccotti dell’elezione del socio Paolo Perin nel consiglio direttivo del Panathlon International, notizia straordinaria accolta da un lungo, sentito e fragoroso applauso da parte di tutti i soci, in attesa di potersi congratulare di persona con il neoeletto consigliere, che non era presente alla serata, alla prossima conviviale.