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TERESA MONTRONE: LA “MARATONETA MATEMATICA” CHE SOGNA L’AZZURRO

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L’ATLETA PUGLIESE DI ORIGINI MA TRIESTINA DI ADOZIONE RIESCE A FAR CONVIVERE DUE CARRIERE DI SUCCESSO: QUELLA AGONISTICA E QUELLA DI RICERCATRICE SCIENTIFICA

E’ stata la podista Teresa Montrone l’ospite della recentissima conviviale del Panathlon Club Trieste Muggia. E con lei l’atletica leggera delle lunghe distanze. Il tema della serata è stato “La maratoneta matematica”, una definizione cucita su misura per Montrone, pugliese di origine, ma triestina ormai d’adozione dato che ci vive ormai da diversi anni e lavora come ricercatrice e sviluppatrice in un’azienda del Distretto Scientifico di Trieste. Introdotta dai soci Giorgio Calcara, podista amatore, e Michele Gamba, ex azzurro di atletica leggera, l’ospite ha raccontato a una platea molto attenta e interessata come riesce a tenere insieme la sua attività sportiva agonistica, fatta di lunghi e intensi periodi di preparazione, e quella lavorativa, che a sua volta ore e ore di presenza nei laboratori aziendali. Pur non essendo un’atleta professionista e dovendo in pratica autogestirsi nell’agonismo, i risultati stanno dando ragione a Teresa Montrone. Seconda nella maratona di Berlino nel 2018, prima in quella di Reggio Emilia (vanta un personale di 2h37’ sui 42,195 km), una lunga sequela di successi nelle gare di mezzofondo su strada sempre sfidando avversarie quelle sì, professioniste. Il tutto frutto di grinta e determinazione fuori dal comune. Sollecitata dai presenti, Montrone ha illustrato la sua metodica di allenamento e il suo modo di affrontare le gare. Ha anche anticipato i suoi prossimi obiettivi, a cominciare dalla Maratona più famosa del mondo, quella di New York. Per questo progetto non si è però data una scadenza precisa. Il suo sogno è invece un altro, lei che in casa ha un fratello canottiere, bronzo olimpico a Rio de Janeiro nel 2016: vestire i colori dell’Italia, almeno una volta. Non è ancora mai stata convocata in Nazionale e il fatto di essere una “self made woman” e di non appartenere a nessun corpo sportivo militare non aiuta. Ma Teresa Montrone questo sogno lo accarezza e se lo coccola lo stesso, la sua determinazione farà il resto. Come segno di apprezzamento per il suo esempio e di incitamento per il suo futuro agonistico, alla Montrone il Presidente Livio Ungaro ha consegnato un gagliardetto del club.

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