L'appuntamento storico è per sabato 27 maggio 2023.
Da Tarvisio partirà la cronoscalata che dopo aver raggiunto la nuova strada creata ai piedi della Valsaisera, non senza polemiche da parte degli ambientalisti, raggiungerà attraversando un percorso terribile il Monte Lussari. Sarà una cronometro individuale estremamente impegnativa quella da Tarvisio al Monte Lussari (1050 mt di dislivello).
I primi 10 km circa si svolgono in piano o leggera discesa prevalentemente lungo la Ciclovia Alpe Adria e permettono di sviluppare grandi velocità.
Giunti al Torrente Saisera (Cronometraggio intermedio) iniziano circa 8 km pavimentati in cemento che portano al Santuario.
Il tratto di salita vera e propria in 7.5 km propone pendenze attorno al 12% medio con i primi 4.8 km al 15% (paragonabile al tratto centrale dello Zoncolan).
Parte finale ondulata con un breve strappo (fino al 22%) in entrata al paese seguito da una breve discesa e una risalita fino all’arrivo.
Una tappa epica grazie alle visioni di Enzo Cainero. Grande dirigente sportivo italiano. Commercialista di Udine, è noto soprattutto per la lunga carriera quale dirigente sportivo e di organizzatore di eventi. Il 22 maggio del 2003 iniziava una personale sfida per la promozione del territorio del FVG attraverso il grande ciclismo. Cominciò con un grande impegno, l'ascesa per la prima volta dello Zoncolan che fu un preludio di un fantastico cammino. Il 27 maggio sarà quindi la conclusione di un'avventura durata vent'anni con una tappa di grandissima valenza tecnica e mediatica, orgogliosamente presentata all'attenzione mondiale a compendio di una grande promozione turistica.
Il Santuario del Monte Lussari sarà il fantastico arrivo di un'ascesa sino al traguardo lungo la strada messa in sicurezza nel pieno rispetto ambientale.
Ai primi di ottobre 2022 Enzo Cainero è stato ricoverato per un malore all'ospedale di Udine. In regione tutti si sono immediatamente stretti attorno alla famiglia, in attesa di buone notizie. Ad oggi ci si augura con tutto il cuore che Enzo si possa riprendere definitivamente e tornare tra la sua gente con la sua grinta e la sua passione per lo sport. Nel frattempo il figlio Andrea e lo staff del Comitato locale tappa, hanno preso in mano l’organizzazione della tappa friulana del Giro 2023, Evento che è stato presentato pochi giorni fa al Teatro Lirico Giorgio Gaber, nel contesto del 106° Giro d'Italia 2023 che attraverserà tutta l'Italia, con partenza dall'Abruzzo, l'arrivo in Friuli e il grande finale di Roma.
Nelle scorse settimane si è cercato di spegnere definitivamente le polemiche e le obbiezioni del WWF che ha attaccato le autorità per aver asfaltato la strada e creato quindi, dei danni ambientali solo per il passaggio della corsa ciclistica. A difesa dei lavori fatti, però, adesso si è mossa la Provincia, attraverso la figura di Riccardo Riccardi, vicegovernatore con delega alla Protezione civile.Le parole del vicegovernatore sono state raccolte da Il Gazzettino: “La strada per il Lussari aveva problemi di sicurezza importanti e la Regione in occasione della tappa del Giro d’Italia ha operato con correttezza e rispetto nei confronti dell’ambiente, coinvolgendo le popolazioni e coloro che hanno titolo di rappresentare i loro interessi e le loro opinioni: questo consente oggi di avere un risultato per questa manifestazione sportiva e popolare straordinaria ma anche una via di accesso sicura al comprensorio”.
Ho letto molte cose in questo periodo – ha proseguito il vicegovernatore – e penso che il lavoro di tanti vada difeso: la ventesima tappa Tarvisio – Monte Lussari del 106mo Giro d’Italia è una straordinaria occasione per questa terra, da non perdere, così come non sono state perse le tante altre che nel tempo questa esperienza ha garantito. Ci assumiamo la responsabilità di quanto è stato fatto, sapendo che se arriverà qualche carta bollata avremo gli elementi per rispondere. Ne abbiamo viste tante, anche assieme a Enzo Cainero, ma non voglio ridurmi alla cultura di qualcuno che semplifica e voglio invece continuare a realizzare i sogni”.
Speriamo che quanto prima si possa trovare un accordo e una condivisione comune e che l'importante appuntamento del 27 maggio rimanga nella storia soprattutto come una grande festa per lo sport e per la nostra regione. In una cornice unica, dove le suggestioni del paesaggio si associano a uno spirito di amicizia tra i popoli appartenenti a una terra, nella quale, nello spazio di pochi chilometri, si incrociano tre confini.
Andrea Ceccotti
Comunicazione Area 12 FVG