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IL VERTICE DEL PANATHLON INTERNATIONAL A TRIESTE

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TAVOLA ROTONDA SULLO SPORT DAL ’45 al ’54, MUSICA E INCONTRO CONVIVIALE CON I CLUB DELLA REGIONE PRIMA DEI LAVORI DEL CONSIGLIO DEL PANATHLON INTERNAZIONALE

Sono stati all’incirca 150 i partecipanti alla serata di gala interclub dell’Area 12 in onore dei vertici del Panathlon International (il presidente Pierre Zappelli e il Comitato di ppresidenza composto dal past president Giacomo Santini, il vice presidente Giorgio Dainese, il tesoriere Stefano Giulieri, il presidente del collegio dei revisori dei conti Danilo Mascaretti, la segretaria Nicoletta Bena) e del Distretto Italia (il presidente Giorgio Costa e la segretaria Simona Callo), celebrata a Trieste il 28 novembre e organizzata dai Panathlon Club Trieste e Trieste Muggia con i presidenti Andrea Ceccotti e Livio Ungaro motori trainanti.

Il Savoia Excelsior Palace hotel è stato palcoscenico perfetto per i tre momenti che hanno dato corpo alla serata. Di sicuro molto interesse ha suscitato la tavola rotonda sullo sport a Trieste nei nove anni di Governo militare alleato (1945-1954).

Più che ricordare risultati sportivi o grandi personaggi sportivi locali del periodo in questione, gli storici e scrittori Raoul Pupo e Pietro Spirito, e in coda anche il presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin, che ha ricordato ciò che accadde in provincia di Gorizia in quel periodo caldo, hanno inquadrato la ripresa dell’agonismo sportivo sotto il profilo storico, aiutando a capire come l’influenza di tre parti ben distinte (Italia, Jugoslavia e angloamericani incaricati di governare la transizione post-bellica in attesa che le Nazioni Unite decidessero a chi assegnare questo lembo di terra conteso) abbia influito sull’organizzazione sportiva e sull’attività agonistica.

20191128 P1020380Un tema che ha immediatamente solleticato l’interesse dei presenti, alla fine della tavola rotonda si sono avvicinati in tanti per raccontare episodi, aneddoti, spiegare cosa ci fu alla base di avvenimenti e scelte in qualche modo storiche per lo sport della Venezia Giulia subito dopo il secondo Conflitto mondiale.

A seguire, Les Babettes hanno offerto ai presenti la loro rivisitazione molto particolare e gradevole di alcuni famosi brani dell’epoca, dagli standard americani alle più note canzoni italiane. Le loro spiccate capacità vocali hanno permesso di giocare con testi e note, il pubblico ha gradito.

20191128 P1020407Nella conviviale, poi, il presidente del P.I. Pierre Zappelli ha salutato i presenti, mentre la prima carica del Distretto Italia, Giorgio Costa, ha illustrato la ciclovia che il Panathlon sta realizzando, che al momento collega il Friuli a Milano, ma che nelle intenzioni dovrebbe raggiungere tutta l’Italia. Inoltre Costa ha accennato a un progetto con il Miur che si sta definendo e dovrebbe coinvolgere i licei sportivi di tutta l’Italia.

Anche il presidente dell’Area 12 Mario Ulian, sebbene sia prossimo alla scadenza di mandato, come del resto lo sono anche i vertici internazionali, ha indicato la strada su cui si sta muovendo il Panathlon club del Friuli Venezia Giulia: un tentativo di coinvolgimento e attivazione di nuovi club nei Paesi limitrofi, per creare un sorta di macroregione Alpe Adria anche per il Panathlon, e il sostegno all’attività agonistica per i diversamente abili, in particolare gli ipo o non vedenti.

Venerdì 29 c’è stata poi la prevista riunione dei vertici internazionali, che ha svolto lavori preparatori in prospettiva dell’assemblea elettiva del Panathlon International in programma nei primi mesi del 2020.

(mc)

 

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